17 luglio 2013
Lo shock della vittoria
Il FMI è sempre stato l'archetipo del nemico nella nostra battaglia.
E' il più potente, arrogante e impietoso strumento attraverso cui le politiche neoliberiste sono state imposte alle nazioni povere del Sud del Mondo negli ultimi 30 anni, fondamentalmente attraverso la manipolazione del debito. In cambio dei finanziamenti per le situazioni di emergenza, il FMI richiedeva "Programmi di Aggiustamento Strutturale" che imponevano tagli massicci alla sanità, all'istruzione, alle sovvenzioni alimentari, e schemi di privatizzazione infiniti che permettevano a capitalisti stranieri di comprare le risorse locali a prezzi da svendita.
Gli aggiustamenti strutturali non riuscivano mai a ridare ai paesi l'indipendenza economica; l'obiettivo era di farli rimanere nella crisi, e la soluzione era sempre quella di proporre un altro piano di aggiustamento strutturale.
[...] Ciò che è accaduto è stato che nel 2002 l'Argentina è andata in fallimento e l'ha fatta franca.
Negli anni novanta, l'Argentina era l'astro nascente del FMI in America Latina - avevano privatizzato praticamente tutto a parte le dogane. Poi, nel 2001, l'economia è crollata. I risultati immediati li conosciamo tutti : guerriglia per le strade, la creazione di assemblee popolari per controllare i quartieri nelle città, il rovesciamento di TRE governi nel giro di un mese, barricate, fabbriche occupate.
Al centro della resistenza popolare vi erano principi di "orizzontalismo" di radice anarchica o almeno antiautoritaria.
Nel giro di qualche mese, la classe politica era screditata al punto che i politici furono obbligati a indossare parrucche e baffi posticci per poter mangiare nei ristoranti senza subire aggressioni fisiche. Quando Nestor Kirchner, un moderato socialdemocratico, prese il potere nel 2003, sapeva che avrebbe dovuto fare qualcosa di estremo per far sì che la maggior parte della popolazione accettasse di avere un governo. Ci riuscì. Fece qualcosa che nessuno, nella sua posizione, avrebbe MAI dovuto fare. Annunciò che non aveva alcuna intenzione di pagare la massa di debiti esteri dell'Argentina.
Si è concentrato sui debiti privati dell'Argentina, annunciando che li stava svalutando unilateralmente del 75% rispetto al dollaro.
Il risultato è stato la più grande inadempienza finanziaria della storia. Citibank e Chase fecero appello al Fondo Monetario, il loro tradizionale braccio esecutivo, al fine di applicare la solita punizione. Ma per la prima volta nella sua storia il FMI si rifiutò. Prima di tutto, con l'economia dell'Argentina già in rovina , persino l'equivalente economico di una bomba nucleare avrebbe potuto fare poco più che rimestare le macerie. In secondo luogo, tutti erano consapevoli del fatto che era stata la politica disastrosa del FMI a preparare il campo alla crisi argentina. Terzo, e di fondamentale importanza, tutto ciò è accaduto all'apice dell'impatto ottenuto dal movimento di giustizia globale : il FMI era già una delle istituzioni più odiate al mondo, e distruggere volontariamente il poco che rimaneva della classe media argentina sarebbe significato andare troppo oltre. L'Argentina si salvò.
Dopo questo avvenimento, ogni cosa prese una piega diversa. Prima di tutto, il Brasile e l'Argentina si accordarono per pagare il loro consistente debito con il Fondo Monetario Internazionale. Con un poco di aiuto da parte di Chavez, il resto del continente fece lo stesso. Nel 2003, il debito dell'America Latina con il FMI era di 49 MILIARDI di dollari. Adesso (* nel 2007) è di 649 MILIONI : è sceso del 98,6 %
L'Asia ha fatto lo stesso. India e Cina attualmente non hanno più debiti con il FMI, e si rifiutano di chiedere nuovi prestiti. La Corea, la Thailandia, l'Indonesia, la Malesia e le Filippine hanno scelto la stessa forma di boicottaggio, così come quasi tutte le altre economie regionali di una qualche importanza. Come risultato, le entrate del FMI sono precipitate dell'80 % in quattro anni.
[...] Non viviamo in un mondo ideale. Ma lo sapevamo già. Il problema è che non abbiamo MAI preso coscienza delle battaglie che abbiamo vinto.
*Questo saggio è stato scritto nel 2007. Il FMI esiste ancora oggi ma il suo ruolo si è trasformato quasi completamente ed è molto contestato dall'interno. Sebbene ci sia stato un tentativo di rimettere insieme alcuni dei suoi metodi come gli aggiustamenti strutturali, oggi all'interno dell'Unione Europea gli si oppone una forte resistenza.
David Graeber
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